Archivio Storico

L’intesa tra Cinque Stelle e Lega? Già c’era nel 2016. Guardate questo video…

La fresca intesa tra Movimento Cinque Stelle e Lega, che riferiscono di “stare scrivendo la storia” nel predisporre il contratto di governo che li legherà in una inedita maggioranza di governo, non è proprio qualcosa di nuovo e stupefacente a rivedere le immagini del Festival del Lavoro 2016 – quando furono ospiti sia Alessandro Di Battista che Matteo Salvini evidenziando visioni comuni su diversi temi – che oggi la web tv di categoria dei consulenti del lavoro ripropone.

Dall’immigrazione (anche Di Battista parlava di un Italia che “non può permettersi di accogliere tutti i migranti economici”) alla riforma Fornero (definita una “porcheria e macelleria sociale fatta dall’Unione europea” da Di Battista e che Salvini auspicava di cancellare “perché sta bloccando un milione di ingressi nel mondo del lavoro”) fino alla questione euro, con l’esponente Cinque Stelle che rivendicava una moneta propria ed una Banca nazionale pubblica “per fare politiche fiscali, valutarie e monetarie” e con Salvini che preannunciava: “Se la Lega andrà al governo, noi usciamo dalla moneta unica”.

Guardare questo video per credere al seguente link: http://www.consulentidellavoro.tv/watch.php?vid=b537b5566

Nello Giannantonio

 

 

 

L’impasse politica non aiuta le assunzioni. E stanno finendo i fondi del bonus al Mezzogiorno…

Oltre due mesi di un’impasse politica che resterà un poco edificante precedente nella storia repubblicana (al di là dei recentissimi sviluppi sull’intesa di governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle) certamente non hanno dato nuova linfa al rilancio dell’occupazione, specie quella giovanile. Non solo l’incertezza governativa che genera poca fiducia per mercati ed investitori, ma proprio sul piano normativo nessun esecutivo, dal 4 marzo ad oggi, ha potuto finora pensare a mettere mano a nuove misure occupazionali o a “rinforzare” i due incentivi (già di per sé non proprio esaltanti) introdotti per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai datori di lavoro a partire dal primo gennaio 2018.

La prima misura, quella dello sgravio triennale al 50% su scala nazionale per le assunzioni di under 35, è nata e continua a vivere con un grande “peccato originale”, quello della preclusione di questa dote contributiva per quei giovani che nella loro vita abbiano già avuto un precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato, anche di un solo giorno o risolto per mancato superamento del periodo di prova.

Al Sud, poi, il bonus “Occupazione Mezzogiorno” (un anno a contributi zero per assunzione di disoccupati sempre a tempo indeterminato) è già alle briciole. Dei 200 milioni di euro dati in dotazione all’Inps ad oggi ne sono rimasti poco più di 12 a seguito delle istanze telematiche presentate dai datori di lavoro e finora autorizzate in ordine cronologico. Tra pochi giorni, in pratica, non ci saranno più risorse per accogliere le domande dei datori delle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e di quelle “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna). Il decreto Anpal che ha istituito il beneficio prevede in realtà che “successivamente, a seguito dell’approvazione del Programma Operativo Complementare (SPAO), la dotazione sarà incrementata fino a concorrenza di 500 milioni di euro complessivi”. Ad ora, però, è tutto fermo. Mentre a Roma i telefonini dei principali leader politici restano accesi pure di notte…

Nello Giannantonio

 

“NapoliSana Campania” nella rete mondiale delle pubblicazioni scientifiche

“NapoliSana Campania”, organo ufficiale dell’Ordine degli infermieri di Napoli, è la prima rivista del Centro-Sud, la seconda d’Italia, edita da un ordine professionale provinciale ad essere indicizzata. Il giornale periodico degli infermieri di Napoli, entra cioè, nella rete mondiale delle pubblicazioni scientifiche.

L’annuncio ufficiale sarà dato nel corso di un convegno fissato per il prossimo 10 maggio dal titolo “L’Ordine di Napoli tra ricerca e formazione”, che si svolgerà nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Alla convention, dedicata alla celebrazione della Giornata internazionale dell’infermiere, sarà presente anche la presidente della Federazione nazionale degli infermieri (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, che nel frattempo ha così commentato: “La rivista dell’Ordine di Napoli ha raggiunto un risultato enorme dal punto di vista scientifico. Si tratta di un importante passo verso lo sviluppo scientifico della professione, soprattutto dei colleghi di Napoli. Un plauso, dunque, al consiglio direttivo dell’Ordine di Napoli che ha voluto perseguire questo importante risultato”.

Il contratto d’indicizzazione è stato sottoscritto con Ebsco Publishing, società con sede a Ipswich, titolare di una delle principali banche dati internazionali per pubblicazioni a carattere scientifico sanitario. “Con l’avvenuta indicizzazione, ‘Napolisana Campania’ è già da ora inserita nell’indice mondiale delle pubblicazioni scientifiche – spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone -. Vuol dire che ogni pubblicazione scientifica sul giornale degli infermieri di Napoli sarà potenzialmente visibile a livello mondiale grazie alla rete capillare e universale delle banche dati che ospiteranno il giornale”.

 

Germania, la benzina costa meno. In Italia ancora le accise sulla guerra in Etiopia…

“Accisa”, termine che in scienza delle finanze indica un’imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, suona sarcasticamente, pensando al dialetto campano, come qualcosa che tartassa, che appunto “uccide” (il consumatore) se pensiamo, ad esempio, all’incidenza sul costo dei carburanti. In Italia, paese tra l’altro non produttore, il prezzo finale della benzina è particolarmente gravato da accise, in prevalenza “di scopo”, introdotte ed incrementate negli anni, prima dal Regno d’Italia e poi dalla Repubblica italiana, per fronteggiare finanziariamente diverse emergenze provocate da eventi naturali e non. Il totale ammonta ad oltre 0,50 euro (includendo l’Iva) per litro e costituisce la principale differenza rispetto al prezzo applicato in altri paesi europei.

L’immagine che pubblichiamo, scattata pochi giorni fa, fotografa i livelli attuali del prezzo del carburante in Germania (altra conferma del falso mito di un costo della vita più elevato in terra tedesca), inferiore di circa 50 centesimi a litro rispetto ai valori italiani. Dove i consumatori pagano ancora una parte di accisa per eventi come la guerra in Etiopia degli anni Trenta o la crisi di Suez del ’56, fino ad arrivare a componenti relative a recenti calamità naturali, dal terremoto di L’Aquila (2009) a quello dell’Emilia (2012) passando per l’alluvione di Firenze del ‘66. C’è anche una componente (0,005 euro) che finanzia l’acquisto di particolari autobus ecologici ed è stata introdotta nel 2005. Non a caso, il proposito di abolizione almeno delle accise più datate è stato anche oggetto di promesse elettorali in occasione delle ultime elezioni politiche, dal momento che in Italia si è arrivati ad essere il paese col più alto costo della benzina d’Europa (oltre il 64% del prezzo alla pompa si compone di accise ed Iva), seguito da Olanda e Grecia.

E nel nostro paese poco ha giovato il fatto che dal 1999 un decreto legislativo abbia permesso alle varie Regioni di imporre una accisa autonoma addizionale sulla benzina, creando anche un ulteriore squilibrio di zona in zona, come nel caso dell’ulteriore “carico” del prezzo in Campania per far fronte pure al deficit del sistema sanitario. Qui, tornando al dialetto, fare rifornimento è davvero una “accisa”…

Nello Giannantonio

 

20 infermieri per Münster: convocazioni inviate. E chi si volesse prenotare in extremis…

Nelle ultime ore i candidati ammessi al nuovo bando aperto dall’azienda di consulenza internazionale “Germitalia” (si selezionano venti infermieri, anche pediatrici, per il policlinico universitario di Münster), hanno ricevuto a mezzo mail la convocazione ufficiale per i colloqui che si terranno a Torre del Greco, in provincia di Napoli, nelle giornate del 15 e 16 maggio.

Tuttavia, chi intendesse candidarsi in extremis ai colloqui conoscitivi, con presenza di traduttore, che saranno tenuti dalla direzione della prestigiosa struttura sanitaria tedesca, può ancora farlo collegandosi al sito https://www.germitalia.com/ e compilando il form on line al link http://form.jotformeu.com/form/51253050124338 .

I venti infermieri da assumere a tempo indeterminato che ricerca Münster saranno destinati a tutti i reparti più la terapia intensiva, con destinazione in pediatria per i profili specifici che saranno giudicati idonei.

Gli infermieri italiani selezionati partiranno entro il 18 giugno per Stoccarda, ospiti dell’Internationaler Bund, che garantità loro alloggio e vitto in mezza pensione e curerà il primo corso di lingua tedesca (livello B1) dalla durata di sedici settimane. Successivamente, al termine di un periodo di pratica lavorativa di circa sei mesi a Münster, con frequenza alternata (ma ugualmente retribuita) di un nuovo corso di lingua a Stoccarda, gli infermieri sosterranno l’esame finalizzato al conseguimento del livello B2 di tedesco e al definitivo inquadramento professionale come “infermiere riconosciuto” con stipendio lordo mensile di circa 2.500 euro. In quel momento, la stessa struttura sanitaria collaborerà con il personale italiano nella ricerca di un alloggio nelle vicinanze del luogo di lavoro (disponibili anche gli alloggi riservati ai dipendenti del policlinico ad un prezzo convenzionato).

Grazie ai progetti “Germitalia” già novanta infermieri italiani lavorano oggi stabilmente presso la struttura di Münster, una eccellenza nei servizi di assistenza. La città, inoltre, si mostra molto accogliente ed il suo aeroporto internazionale permette collegamenti frequenti con tutta l’Europa.

Parallelamente ai colloqui per Münster, nella giornata del 15 maggio e sempre a Torre del Greco, si terranno anche le selezioni di tecnici di radiologia da destinare al “Diagnostik München” per le sedi di Monaco e Schongau.

Nello Giannantonio

Tecnici di radiologia a tempo indeterminato per Monaco. Gli stipendi sono più alti della media

Infermieri, sì ma non solo. Ci saranno anche loro alle prossime selezioni di metà maggio organizzate dall’azienda di consulenza internazionale “Germitalia”, ma porte nuovamente aperte anche ai tecnici di radiologia. Ne ricerca cinque “Diagnostik München”, struttura all’avanguardia in Germania nota come pioniera della medicina preventiva moderna: tre tecnici saranno desinati a Monaco centro, altri due nella sede di Schongau, a circa 90 chilometri da Monaco. Le assunzioni sono a tempo indeterminato e gli stipendi garantiti da questa struttura sanitaria sono addirittura superiori a quelli applicati non solo in Italia ma nella stessa Germania: circa 3mila euro lordi mensili (e chi lavorerà presso il centro diagnostico di Schongau percepirà una remunerazione aggiuntiva per i turni nel fine settimana e notturni).

Al progetto collabora, come sempre, l’Internationaler Bund di Stoccarda, che curerà il primo corso di lingua tedesca (livello B1) che dovranno frequentare i tecnici di radiologia italiani che saranno selezionati preliminarmente a metà maggio a Torre del Greco, in provincia di Napoli, sede dei colloqui conoscitivi. L’avvio dell’attività lavorativa, con iniziale inquadramento come figure professionali “in fase di riconoscimento”, condurrà gradualmente al definitivo inquadramento come “Tecnico riconosciuto” dopo aver conseguito nel frattempo anche il livello di lingua B2 (frequenza del nuovo corso organizzata compatibilmente con gli orari lavorativi e finanziata dal datore di lavoro), presupposto per il riconoscimento del titolo di studio italiano da parte del ministero tedesco.

Durante la frequentazione del corso B1 a Stoccarda (inizio fissato per il prossimo 18 giugno), i partecipanti avranno diritto ad alloggio e vitto in trattamento di mezza pensione presso le strutture dell’Internationaler Bund. Una volta stabilizzatosi il rapporto di lavoro, il centro diagnostico collaborerà con il partecipante nella ricerca di un alloggio nelle vicinanze del luogo di lavoro: sono disponibili anche gli alloggi riservati ai dipendenti dell’ospedale ad un prezzo convenzionato. In ogni caso, il partecipante prescelto non dovrà versare alcuna quota d’intermediazione prima della partenza né durante la permanenza iniziale a Stoccarda. I requisiti richiesti per la candidatura a questo ennesimo bando lanciato da “Germitalia” sono, oltre alla laurea specifica, la cittadinanza europea ed una forte motivazione al trasferimento in Germania.

Chi fosse interessato ai colloqui del 14 e 15 maggio può candidarsi inviare il proprio curriculum collegandosi al sito https://www.germitalia.com/ e consultando gli aggiornamenti della sezione “Posizioni aperte” al seguente link: https://www.germitalia.com/progetti/candidati/ . Possibile anche un contatto telefonico al numero 081.0117975. Dopo l’invio del curriculum, i candidati riceveranno dalla direzione “Germitalia”, al momento della convocazione ufficiale per il colloquio, il bando completo con tutti i dettagli del progetto.

Nello Giannantonio

 

La Germania stacca l’Italia su nascite e occupazione: è il paese ideale per costruirsi anche una famiglia

La Germania può essere il paese giusto per mettere su anche famiglia per i giovani laureati italiani in ambito sanitario che partiranno ancora grazie ai progetti “Germitalia” (sono imminenti nuovi colloqui per infermieri e tecnici di radiologia con destinazione Münster mentre a fine maggio partiranno anche gli Oss per un programma sperimentale e senza precedenti). La conferma arriva dalle statistiche su nascite e occupazione, per cui partire per la Germania magari insieme ad un partner in cerca di lavoro o d

iventare eventualmente genitori in terra tedesca dovrebbe “spaventare” meno i giovani italiani che vengono selezionati dalle migliori strutture sanitarie tedesche e che possono così vincere resistenze affettive o preoccupazioni legate ad una futura genitorialità nel decidersi a partire ed accettare la sfida, con innegabili possibilità di fare anche carriera.

Se la media delle nascite in Germania è in crescita (1,59 neonati per ciascuna donna a fronte dell’1,39 dell’Italia), è sintomo di un sistema di conciliazione tempi di lavoro-famiglia che funziona, e non solo per il “Kingergeld”, il sostegno economico a partire da 192 euro mensili per ogni figlio minorenne a prescindere dalla situazione occupazionale del genitore, che sia tedesco o solo residente nel paese. I nuovi nati in Germania nel 2016 sono stati 792.131 (+7%) raggiungendo i livelli del 1996, certamente grazie anche all’immigrazione (pure dai paesi della stessa Unione europea) oltre che alle migliori condizioni socio-economiche. In Italia si stima invece che tra cinquant’anni, di questo passo, il numero di anziani sarà superiore del 60% a quello dei cittadini in età lavorativa, con ripercussioni negative su produttività e costo del sistema previdenziale che sono facilmente immaginabili.

Anche i freschi dati sull’occupazione testimoniano la netta ripresa tedesca. Guardando all’occupazione dei giovani nella fascia di età 25-29 anni, nel 2007 il divario tra Germania e Italia era appena del 4,7%; nel 2017 la forbice si è allargata spaventosamente al 21,2%, sempre ovviamente in favore dei tedeschi. E allora anche il partner disoccupato di un’infermiera italiana selezionata magari per Münster, Monaco o lago di Costanza potrebbe seguire la compagna in Germania e, dopo la frequentazione di un buon corso di lingua tedesca, trovare pure lui una buona occupazione.

Per consultare le posizioni attualmente ancora aperte dai progetti “Germitalia” basta collegarsi al seguente link: https://www.germitalia.com/progetti/candidati/ con possibilità di compilazione del form direttamente on line.

 

Nello Giannantonio

 

 

Progetto Oss per la Germania: per partire basta un’esperienza anche inferiore ai 12 mesi

Importanti novità sul progetto-pilota lanciato da “Germitalia” relativamente all’avviamento professionale degli Oss italiani in terra tedesca, dove la richiesta di personale in ambito sanitario è sempre elevata. Per partire alla volta della Germania, al fine di seguire un percorso di alternanza tra formazione e lavoro per un graduale inserimento nelle strutture geriatriche tedesche con contratto a tempo indeterminato, non saranno necessariamente da documentare dodici mesi di esperienza in Italia. Basterà, infatti, attestare un’esperienza maturata come operatore socio-sanitario anche inferiore all’anno. Più determinante risulterà, evidentemente, la motivazione dei candidati a trasferirsi in Germania e sostenere anche qualche inevitabile sacrificio iniziale. È la novità emersa dall’ultimo confronto tra la direzione “Germitalia” ed i referenti tedeschi del progetto, che coinvolge anche lo storico partner dell’Internationaler Bund di Stoccarda.

Tutti gli operatori che sono stati e che saranno ancora selezionati dall’azienda di consulenza internazionale “Germitalia” (ultimissimi giorni per candidarsi ai colloqui), con dodici o anche meno mesi di esperienza in Italia, avranno ugualmente accesso diretto al secondo anno di apprendistato in Germania, previa frequentazione di un corso di tedesco dalla durata di quattro mesi per il conseguimento del livello di lingua B1, con garanzia di alloggio e vitto in formula di mezza pensione. La partenza per Stoccarda – sede del corso – è prevista per fine maggio. Per ciascun anno di formazione saranno trentadue le settimane di pratica lavorativa e venti quelle di corso in aula, tutte retribuite, anche se non ancora con lo stipendio pieno che garantirà invece la definitiva qualificazione professionale come infermiere geriatrico (circa 2.500 euro mensili).

La direzione “Germitalia” nelle scorse settimane ha già esaminato e selezionato diversi candidati (quello ideale ha un età compresa tra i 25 e 35 anni oltre ad una forte motivazione a trasferirsi in altro paese dell’Unione europea), ma restano ancora gli ultimissimi posti disponibili, per i quali adesso non sono più richiesti tassativamente i dodici mesi di esperienza. Ci si può candidare inviando il curriculum con foto all’indirizzo indirizzo oss@germitalia.com. Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione “Progetti/Posizioni aperte” sul sito www.germitalia.com.

Nello Giannantonio

 

 

Curriculum europeo dell’infermiere di famiglia: in Italia uno dei progetti-pilota

 

Che quella dell’infermiere stia diventando sempre più una figura professionale “europea”, oltre al fenomeno della migrazione interna ai paesi dell’Unione stessa (con la Germania sempre in prima linea nel dare opportunità di lavoro), lo conferma anche il recente stanziamento Ue di un milione di euro in favore del progetto “European Curriculum For Familiy and Community Nurse – Enhance”. Al centro del progetto c’è l’infermiere di famiglia e di comunità, una figura professionale destinata a crescere nel prossimo futuro in Europa, soprattutto a causa dell’aumento dell’età media. Il progressivo trend di invecchiamento della popolazione europea porta in primo piano, infatti, la sfida di riuscire a rafforzare l’assistenza a domicilio per le persone affette da patologie croniche e a ridurre, al contempo, i ricoveri impropri.

“Enhance” è un progetto transnazionale rientrante tra quelli pensati dall’Unione europea per: individuare esigenze di competenze esistenti ed emergenti per le professioni in settori specifici.

Diversi report dell’Organizzazione mondiale della sanità evidenziano la necessità di definire nuovi modelli di supporto centrati sull’assistenza primaria, modelli nei quali l’infermiere di famiglia assume un ruolo forte, anche se ancora non esiste un profilo di competenze standardizzato e riconosciuto. Ecco allora che “Enhance” si propone di definire un profilo di competenza per l’infermiere di famiglia e di comunità (FCN) che sia di riferimento per la costruzione di un curriculum europeo di questa figura ma che, grazie alla sua flessibilità, possa poi essere uno strumento utilizzato pure in ambito nazionale. I curricula formativi validati saranno integrati da strumenti informatici, metodologie didattiche innovative, contenuti e linee guida specifiche per i formatori e per i tutor della formazione professionale. Progetti specifici sosterranno questo percorso. E figura l’Italia, attraverso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova, tra i tre programmi-pilota pensati a livello nazionale per testare l’efficacia del nuovo curriculum europeo (gli altri due paesi cono Grecia e Finlandia).  (altro…)

Infermieri e crediti Ecm: come tenere sotto controllo i corsi gratuiti e on-line

Lavoro sul campo ma anche formazione continua, specie se è un preciso obbligo imposto dall’Ordine professionale di appartenenza. Anche per il triennio 2017-2019 gli infermieri devono conseguire 150 crediti complessivi, ma è stato abolito il limite di minimo 25 e massimo 75 crediti per singolo anno. Ogni professionista può, così, liberamente organizzare la distribuzione triennale dei propri crediti. Il nuovo sistema ha introdotto, inoltre, un sistema premiale privilegiando chi può far valere la regolarità formativa pregressa: chi ha acquisito, ad esempio, da 80 a 120 crediti Ecm tra il 2014 ed il 2016 beneficia di una riduzione di 15 crediti per il nuovo triennio (da 150 a 135); chi invece ha acquisito da 121 a 150 crediti nel triennio precedente ottiene una riduzione di ben 30 crediti (da 150 a 120).

Il professionista sanitario, tramite formazione erogata da provider accreditati, deve acquisire almeno il 40% di formazione come partecipante ad eventi Ecm, mentre i crediti acquisiti tramite auto-formazione non possono superare il 10% del fabbisogno formativo triennale. La Commissione Ecm ha inoltre stabilito di accreditare anche le seguenti tipologie di formazione sul campo: attività di training individualizzato; partecipazione a gruppi di lavoro/studio o di miglioramento; partecipazione a ricerche.

Per gli infermieri che sono alla ricerca di aggiornamenti gratuiti e possibilmente on-line, con crediti da conseguire anche attraverso la formazione a distanza, è utile consultare l’apposita pagina del portale della neonata Fnopi (Federazione nazionale delle Professioni infermieristiche) al seguente link http://www.ipasvi.it/ecm/fad.htm e consultare i corsi disponibili. Ad esempio, ne viene proposto uno da 8 crediti sulle vaccinazioni (on line fino al prossimo 28 settembre), ma ce ne sono anche su gastronomia endoscopica percutanea, tracheostomia o stomie intestinali.

Nello Giannantonio

 

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