In
un’Italia dove la ripartenza delle scuole viaggia a diverse velocità,
dalla
Federazione degli infermieri a livello nazionale e dal presidente
dell’Ordine di Napoli, Ciro Carbone, arriva
la proposta di
dotare
tutti gli istituti della
figura sanitaria dell’infermiere
scolastico per
garantire una riapertura in
maggiore
sicurezza.
“Gli infermieri, soprattutto quelli di
orientamento pediatrico, sono professionisti laureati, formati ad
hoc, esperti di comunicazione ed educazione sanitaria. Quale figura
professionale c’è oggi in Italia più idonea allo scopo?” dichiara
Carbone, temporaneamente
autosospesosi dall’incarico per via della
propria candidatura al Consiglio regionale campano.
“C’è
una soluzione semplice e a portata di mano che va solamente
valorizzata
– aggiunge Carbone -. Tra le funzioni dell’infermiere c’è, appunto,
anche quella dell’educazione sanitaria e della prevenzione”.
Del resto, per volontà stessa delle Regioni, Governo e del Parlamento, l’infermiere è stato riconosciuto come attore protagonista del rilancio del Paese. E la scuola è una delle situazioni che attualmente presentano maggiore fragilità: si sta cercando di coinvolgere insegnanti e parenti in un compito di assistenza prettamente sanitario, che probabilmente necessita, invece, di una presenza costante che l’infermiere di comunità, per sua natura, può garantire. Insieme alla necessaria multidisciplinarietà, essendo in grado, se necessario, di attivare e coinvolgere altri professionisti in base alle reali necessità degli alunni.
Lo stesso ministro Speranza in un pubblico intervento ha dichiarato: “Un obiettivo fondamentale è costruire una nuova relazione organica tra scuola e sanità. Nel 1961 in Italia c’era la medicina scolastica, poi dimenticata. Oggi va ripristinata affinché la sanità accompagni questo processo”.