Partiranno in trenta, entro il prossimo 6 novembre, per lavorare in Germania a tempo indeterminato, passando per il corso di lingua tedesco (da frequentare sul posto e non a distanza). E si aggiungeranno alle centinaia di connazionali già partiti, negli anni, grazie ai progetti Fia organizzati da “Germitalia”. Gli ultimi due bandi hanno visto una nutrita schiera di candidati presentarsi ai colloqui organizzati dal 24 al 26 settembre a Torre del Greco (Napoli) di fronte alle commissioni dei selezionatori del Gruppo Diagnostik Stuttgart/Monaco per i tecnici di radiologia e del policlinico universitario di Münster per infermieri ed ostetriche. Sette, al termine dei colloqui, i tecnici prescelti; ventidue le figure professionali individuate dalla struttura di Münster, presente ancora una volta nelle persone della direttrice dell’assistenza infermieristica, Angelika Maase, e della responsabile dello sviluppo assistenza infermieristica, Eugenie Rottmann.

Come sempre, tante le storie dei candidati che si intrecciano ai colloqui. Dalla ragazza di Agrigento che viaggia in treno di notte per essere in tempo a Torre del Greco alla corregionale di Trapani che esausta racconta: “Ho lavorato per una cooperativa in un progetto del Comune, ma non mi hanno mai pagata”. Tra i tecnici di radiologia, invece , singolare la storia di un ragazzo italiano che era già partito per la Germania per provare ad inserirsi lavorativamente ma che è rientrato in Italia per sostenere il colloquio “Germitalia” e poi… ripartire, ma stavolta con un percorso di inserimento ben delineato davanti. Altri candidati sono arrivati dalla Campania, da Roma, ma anche da Lamezia Terme.

I ragazzi italiani selezionati, una volta in terra tedesca, beneficeranno, come sempre, della preziosa collaborazione dell’Internationaler Bund di Stoccarda, non solo durante il primo corso di lingua tedesca (con garanzia di vitto e alloggio), ma anche successivamente come supporto materiale per qualsiasi tipo di esigenza che può avere un giovane che si trasferisce all’estero semplicemente per fare il lavoro per il quale ha studiato.

Nello Giannantonio