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La Germania stacca l’Italia su nascite e occupazione: è il paese ideale per costruirsi anche una famiglia

La Germania può essere il paese giusto per mettere su anche famiglia per i giovani laureati italiani in ambito sanitario che partiranno ancora grazie ai progetti “Germitalia” (sono imminenti nuovi colloqui per infermieri e tecnici di radiologia con destinazione Münster mentre a fine maggio partiranno anche gli Oss per un programma sperimentale e senza precedenti). La conferma arriva dalle statistiche su nascite e occupazione, per cui partire per la Germania magari insieme ad un partner in cerca di lavoro o d

iventare eventualmente genitori in terra tedesca dovrebbe “spaventare” meno i giovani italiani che vengono selezionati dalle migliori strutture sanitarie tedesche e che possono così vincere resistenze affettive o preoccupazioni legate ad una futura genitorialità nel decidersi a partire ed accettare la sfida, con innegabili possibilità di fare anche carriera.

Se la media delle nascite in Germania è in crescita (1,59 neonati per ciascuna donna a fronte dell’1,39 dell’Italia), è sintomo di un sistema di conciliazione tempi di lavoro-famiglia che funziona, e non solo per il “Kingergeld”, il sostegno economico a partire da 192 euro mensili per ogni figlio minorenne a prescindere dalla situazione occupazionale del genitore, che sia tedesco o solo residente nel paese. I nuovi nati in Germania nel 2016 sono stati 792.131 (+7%) raggiungendo i livelli del 1996, certamente grazie anche all’immigrazione (pure dai paesi della stessa Unione europea) oltre che alle migliori condizioni socio-economiche. In Italia si stima invece che tra cinquant’anni, di questo passo, il numero di anziani sarà superiore del 60% a quello dei cittadini in età lavorativa, con ripercussioni negative su produttività e costo del sistema previdenziale che sono facilmente immaginabili.

Anche i freschi dati sull’occupazione testimoniano la netta ripresa tedesca. Guardando all’occupazione dei giovani nella fascia di età 25-29 anni, nel 2007 il divario tra Germania e Italia era appena del 4,7%; nel 2017 la forbice si è allargata spaventosamente al 21,2%, sempre ovviamente in favore dei tedeschi. E allora anche il partner disoccupato di un’infermiera italiana selezionata magari per Münster, Monaco o lago di Costanza potrebbe seguire la compagna in Germania e, dopo la frequentazione di un buon corso di lingua tedesca, trovare pure lui una buona occupazione.

Per consultare le posizioni attualmente ancora aperte dai progetti “Germitalia” basta collegarsi al seguente link: https://www.germitalia.com/progetti/candidati/ con possibilità di compilazione del form direttamente on line.

 

Nello Giannantonio

 

 

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