Il fabbisogno di infermieri professionali nei policlinici e nelle strutture private della Germania resta rilevante, ma evidentemente non basta più il programma di assunzioni in paesi “vicini” come l’Italia, che non riesce più a colmare quel “gap” occupazionale dovuto allo scarso appeal che il settore infermieristico ha tra i locali ragazzi tedeschi, i quali non hanno nemmeno la possibilità di frequentare un apposito corso di laurea.

Gli infermieri disoccupati italiani, nonostante gli scarsi sbocchi nel proprio paese e le cattive esperienze in quei pochi concorsi pubblici che vengono banditi, hanno ancora una certa reticenza a compiere una scelta di vita, seppur in un paese tra i più “europei” degli europei come la Germania, abbinando al trasferimento la garanzia di un posto di lavoro a tempo indeterminato. Spesso ci si presenta anche ai colloqui indetti periodicamente in Italia dagli ospedali tedeschi, ma poi, una volta ritenuti idonei, non si ha quella determinazione nel prenotare un biglietto aereo e partire. E allora dalla Germania si inizia a guardare anche ad altri potenziali “mercati” quali la Croazia o la Polonia. Perché in terra tedesca la richiesta di infermieri resta alta, altissima. La stessa macchina organizzativa dell’azienda di consulenza internazionale “Germitalia” è impegnata attualmente nell’organizzazione dei colloqui indetti dall’ospedale pubblico “Westpfalz Klinikum” di Kaiserslautern, in cerca di diciotto figure professionali tra infermieri ed infermieri pediatrici da assumere, manco a dirlo, a tempo indeterminato (i colloqui sono in programma il prossimo 7 novembre presso l’hotel “Marad” di Torre del Greco, in provincia di Napoli). Proprio per dare più coraggio ai candidati e testimoniare con la propria esperienza che la Germania non è poi così “lontana” da noi, ai colloqui di novembre sarà presente anche un testimonial, Francesco Fontanini, infermiere in forza “Westpfalz Klinikum” grazie proprio ad uno dei progetti di “Germitalia”. Francesco, che in Germania lavora stabilmente ed  ha raggiunto brillantemente il livello B2 di lingua propedeutico all’inquadramento contrattuale come “infermiere riconosciuto”, sarà a disposizione dei candidati per fornire chiarimenti e raccontare il suo percorso di piena integrazione.

Nello Giannantonio