In Italia di infermieri ne mancano ben 53mila, di cui 9mila nella sola regione Campania. Lo rivela un’analisi condotta dl Centro studi della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (Fnopi) sui dati del Conto annuale 2016 del ministero dell’Economia. La conseguenza? Se è vero che ciascun infermiere, durante il proprio turno, dovrebbe assistere non più di 6 malati, finisce per averne in carico almeno il doppio (ben 17 in Campania). Senza contare che, in chiave pensionistica, la famosa “quota 100” porterebbe ad un’ulteriore uscita di circa 39mila infermieri, con una carenza vicina alle 90mila unità nel 2019, sempre secondo le stime Fnopi. I concorsi però, specie in Campania, latitano. E sono sempre più appetibili, per gli infermieri disoccupati o precari, le opportunità di assunzione a tempo indeterminato che continuano ad arrivare da altri paesi europei come, ad esempio, la Germania.

“Dobbiamo favorire il rientro dei tanti colleghi che lavorano fuori regione, dobbiamo ottenere l’apertura di concorsi per infermieri e la stabilizzazione dei precari – è il monito del presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone, dalle colonne di NapoliSana Campania -. Dobbiamo portare i giovani infermieri laureati ad occupare i tanti posti di lavoro persi in tutti questi anni con il blocco del turnover e il mancato finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Va restituita, insomma, ai cittadini della Campania – conclude Carbone – quell’offerta di salute che la Costituzione sancisce per diritto”.