La prove vivente della riuscita dei progetti “Germitalia” sono proprio i candidati partiti grazie a precedenti programmi di assunzione e che oggi tornano in Italia, insieme ai propri datori di lavoro, per raccontare la propria esperienza ed essere da supporto ai candidati di oggi, nei quali rivedono i loro stessi timori di allora, ma anche quella motivazione a darci un taglio con la precarietà occupazionale italiana e a cambiare vita.

È, ad esempio, il caso di Roberta Verduci, ragazza calabrese, attualmente dipendente del “Klinikverbund Südwest” di Stoccarda e partita nel 2013 proprio grazie ad un progetto “Germitalia”. L’infermiera sarà la testimonial dello stesso ospedale pubblico di Stoccarda, che tornerà a selezionare personale il 3 e 4 dicembre a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dopo il successo dei precedenti progetti, buon ultimo quello di marzo 2019 che richiamò anche le telecamere del Tg3 nazionale.

Proprio lo scorso marzo, Roberta – oltre a parlare ai candidati del suo inserimento e delle sue certezze attuali sia professionali che retributive – svelò di essersi, nel frattempo, anche sposata in Germania (“cosa che in Italia probabilmente non avrei ancora fatto a causa della precarietà che caratterizzava non solo il mio lavoro”). Anche il marito, infatti, si è trasferito in Germania ed ha trovato lì una occupazione.

Il nuovo bando per il “Klinikverbund Südwest” di Stoccarda (contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato) è aperto a laureati ma anche a laureandi in Scienze infermieristiche entro il mese di dicembre 2019. Candidature possibili direttamente attraverso il link https://form.jotform.com/81405508902958

Partenza per Stoccarda subito dopo le festività natalizie e chissà se in terra tedesca per qualche altro ragazzo italiano, insieme ad un lavoro stabile, non possano arrivare anche fiori d’arancio…

Nello Giannantonio