Ancora aggressioni ai danni degli infermieri. Un fenomeno senza confini geografici: nei giorni scorsi nuovi episodi si sono registrati a Crotone e Tivoli. E per quest’ultimo caso è sceso in campo l’Ordine provinciale delle professioni infermieristiche di Roma, che in un comunicato denuncia: “Quanto accaduto nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale di Tivoli non ha alcun tipo di attenuante. Ancora violenza nei confronti di infermieri impegnati duramente a garantire un servizio indispensabile come quello dell’assistenza psichiatrica”.

I fatti: durante un trattamento sanitario obbligatorio, a Tivoli un paziente e un suo familiare hanno aggredito il personale e danneggiato i locali dell’ospedale. Tre gli infermieri rimasti feriti. “I colleghi aggrediti hanno dovuto attendere l’arrivo di Carabinieri e Polizia, non potendo contare sul servizio d’ordine interno che, in casi del genere, non è tenuto a intervenire – continua la nota dell’Opi Roma -. Anche questo aspetto della vicenda ci lascia amareggiati e con un senso d’impotente solitudine. La tutela dei cittadini e della loro salute passa attraverso quella dei professionisti sanitari, che dunque vanno sostenuti e supportati in questo loro difficile compito” conclude amaro il comunicato.

Episodi gravi, parallelamente, si sono registrati anche all’ospedale di Crotone “San Giovanni di Dio”, con violenta aggressione ai danni di una equipe medica (un anestesista e due infermiere) in servizio al reparto di rianimazione, ad opera dei parenti di un paziente ai quali i sanitari avevano comunicato il decesso dell’uomo. Ora sono state rese note le decisioni adottate all’esito di un summit svoltosi nella prefettura crotonese incentrato sulle problematiche di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera. Il “San Giovanni” sarà oggetto di costante vigilanza “anche tenuto conto dell’importante afflusso di turisti per il periodo estivo”. In particolare – aggiunge la prefettura – “l’area esterna sarà presidiata con frequenti controlli da parte delle forze dell’ordine mentre i reparti dell’ospedale e il pronto soccorso saranno monitorati con maggiore intensità dal personale di vigilanza privata, soprattutto nella fascia serale”. Prima del vertice in prefettura, si era tenuto, presso lo stesso ospedale di Crotone, un sit-in organizzato dall’Ordine dei Medici e dall’Asp a sostegno dell’anestesista e delle due infermiere aggredite: massiccia la partecipazione da parte degli operatori della sanità crotonese per mostrare la loro vicinanza ai colleghi vittime delle aggressioni e per lanciare l’ennesimo grido d’allarme.

Nello Giannantonio