Archivio Storico

Tragedia Cesarino: il tributo ad “un prete tra noi” e il perdono alla ragazza indagata per omicidio stradale

Il bagno di folla ai funerali di Alessandro Cesarino (quasi 1.500 presenti domenica scorsa nella basilica di Santa Croce a Torre del Greco), fatte le debite proporzioni, è di quelli da “funerali di stato” per una comunità di meno di 90 mila abitanti. Non c’erano però solo torresi a dare l’ultimo saluto al 47enne morto in un tragico incidente stradale a Rovigliano, nella zona industriale di Torre Annunziata (Alessandro era in sella al suo scooter quando si è scontrato frontalmente contro un’auto che procedeva in senso opposto). Sono arrivati pullman da Napoli e provincia, da Caserta e finanche dalla Calabria. Per omaggiare l’artigiano orafo e la sua famiglia, ma soprattutto per essere vicini al giovane fratello sacerdote, don Giuseppe Cesarino, che ha presieduto la funzione religiosa e che, al termine della lunga e sentita cerimonia, ha salutato uno ad uno gli intervenuti.

Ecco, l’abbraccio che in prima linea la comunità torrese ha voluto tributare a padre Giuseppe testimonia il fortissimo riferimento sul territorio rappresentato dal giovane prete, nonostante per certi versi possa essere definito un “esiliato”, dal momento che nella sua città ha solamente fatto da vice-parroco (attualmente è invece parroco a Napoli, in zona Capodichino, presso la parrocchia Nostra Signora di Lourdes). L’evento della scorsa domenica è la testimonianza di quanto la comunità torrese – e non solo – trovi più immedesimazione in un sacerdote “semplice” di provincia piuttosto che in esponenti delle istituzioni o in più alte cariche della Chiesa stessa.

Alla guida della vettura che ha urtato fatalmente contro lo scooter guidato da Alessandro Cesarino c’era una donna, un’estetista di 21 anni di Castellammare di Stabia: al momento risulta indagata a piede libero dalla procura di Torre Annunziata per omicidio stradale. Si è rivolto anche a lei don Giuseppe nella toccante lettera che ha letto nel corso dell’esequie del fratello. “Pregate per noi – ha detto alla platea -, soprattutto per Ilaria, la moglie di Alessandro, e tutta la sua famiglia; per i miei fratelli, per le nostre famiglie, e per mamma e papà. Non vi dico stateci vicino, vi imploro di non dimenticarvi di pregare per noi. Neanche noi abbiamo parole se non questa: il dolore è grande, ma la nostra fede è immensa! E vi chiedo anche di pregare anche per la ragazza che in quel tragico momento era alla guida dell’auto scontratasi con la moto di Alessandro, perché non sia il rimorso o la disperazione ad impedirle di vivere. Sarebbe come far morire Alessandro e tutti noi un’altra volta. Preghiamo anche per lei. Dico questo – ha aggiunto padre Giuseppe – perché sono intimamente convinto che proprio tu, Alessandro, se giovedì mattina ti fossi rialzato le avresti detto con la tua solita semplicità: ‘Non fa niente’. Perché anche se apparentemente ti innervosivi, non hai mai provato odio e mai voluto il male di nessuno. Tu sei buono e questo non solo Dio lo sa, ma tutti noi”.
Nello Giannantonio

(ufficio stampa Germitalia)

Colloqui per infermieri da assumere in Germania a fine Maggio: i posti salgono a 35!

I colloqui in programma il 30 e 31 maggio presso l’hotel “Marad” di Torre del Greco (provincia di Napoli) si avvicinano ma con una grande novità. Insieme ai delegati del complesso ospedaliero pubblico di Costanza e Singen (alla ricerca di venti infermieri di cui tre pediatrici) sarà presente anche l’importante gruppo ospedaliero Helios di Monaco di Baviera, che assumerà altri quindici infermieri. I reparti interessati sono: terapia intensiva e semintensiva, chirurgia generale, chirurgia viscerale, dialisi, cardiologia, medicina interna. Pertanto, le assunzioni a tempo indeterminato “in palio” grazie ai colloqui promossi da “Germitalia” (che avranno a tutti gli effetti valore di concorso pubblico tedesco) sono saliti a trentacinque.

Anche il Gruppo Ospedaliero Helios finanzierà il corso di lingua obbligatorio in Germania senza nessun onere a carico dell’infermiere selezionato in Italia. Così come le strutture di Costanza e di Singen, situate in prossimità del confine svizzero in una zona ad alta frequentazione turistica, le prime a mettere “in palio” venti assunzioni a tempo indeterminato grazie alla partnership in Italia con l’azienda di consulenza internazionale “Germitalia”.

Dopo le selezioni del 30 e 31 maggio, il progetto di inserimento prevede il trasferimento in Germania per la frequentazione di un corso di tedesco dalla durata di circa tredici settimane, finanziato appunto dalle stesse strutture ospedaliere che assumono, per il conseguimento del livello di lingua B1,  a cura dei docenti di formazione professionale dell’Internationaler Bund: saranno garantiti agli infermieri italiani alloggio e trattamento di mezza pensione, oltre al supporto dei tutor dell’IB e degli infermieri connazionali che già lavorano in Germania da anni grazie al progetto Fia. Al termine del corso di lingua B1 l’infermiere inizierà poi a lavorare presso la struttura sanitaria di destinazione e sarà inquadrato come “infermiere in fase di riconoscimento” (stipendio mensile di circa 2mila euro lordi). Dopo l’inizio del rapporto lavorativo, i partecipanti dovranno conseguire entro un anno anche il livello di lingua B2 per l’inquadramento definitivo come “infermiere riconosciuto” ed il conseguente scatto retributivo (stipendio mensile di circa 2.600 euro lordi): il calendario di questo secondo corso di lingua prevede una frequenza organizzata compatibilmente con gli orari lavorativi.

Nello Giannantonio (ufficio stampa)

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Infermieri sul lago di Costanza: il lavoro si unisce alla suggestione di una delle più belle mete turistiche d’Europa

Combinare la garanzia di un’assunzione a tempo indeterminato con la destinazione ad uno dei luoghi più attrattivi d’Europa dal punto di vista turistico è opportunità rara, ma è realtà nel caso del lago di Costanza grazie alla partnership tra le locali strutture sanitarie ed un’azienda di consulenza internazionale come “Germitalia”.

La regione turistica del “Bodensee”, terzo lago d’Europa posizionato nel triangolo formato da Svizzera, Germania e Austria, propone innumerevoli attività di sport nautici, sentieri per escursioni e piste riservate alle biciclette e ai pattini a rotelle. La famosa pista ciclabile che compie il tour del lago di Costanza è un vero e proprio “classico” degli itinerari. Il paesaggio dolcemente collinare che lo circonda è un paradiso per chi ama, appunto, le vacanze attive. Tantissime sono infatti le destinazioni di irripetibili escursioni, come quella all’isola di Mainau, con i suoi giardini fioriti ed i suoi parchi, o come la penisola di Reichenau, il cui monastero è iscritto nel patrimonio mondiale dell’Unesco.

La cosiddetta “Flotta Bianca” unisce poi le cittadine sulle sponde e le attrattive attorno al lago. Sulla riva sudoccidentale svizzera del lago spiccano i centri storici di Romanshorn, Arbon e Rorschach. I battelli che partono proprio da Rorschach navigano sul romantico corso del “Vecchio Reno”.

Le distanze da coprire sono velocissime in termini di tempo e chilometri, a non più di mezz’ora l’una dall’altra ed è anche piacevole sperimentare i vantaggi della mobilità integrata che praticamente azzera i confini tra una nazione e l’altra del triangolo. La “BodenseeErlebniskarte”, ad esempio, è la Carta dei servizi del lago di Costanza, un passepartout per fare escursioni e visitare oltre 160 attrazioni della regione internazionale del lago, con diritto all’ingresso ai diversi punti d’interesse culturale della zona.

Con queste premesse, il movimento turistico non si ferma mai durante l’anno attorno al “Bodensee”. Così come costante è la ricerca di personale, anche dall’Italia, nel sett

ore sanitario. Le strutture di Costanza e di Singen, parte del più ampio complesso sanitario del distretto di Costanza che abbraccia tutte le specialità e già conta circa 3.600 dipendenti, cercano adesso altri venti infermieri (diciassette per tutti i reparti e la terapia intensiva; altri tre pediatrici) da selezionare proprio in Italia. I colloqui sono imminenti e si terranno il 30 e 31 maggio presso l’hotel “Marad” di Torre del Greco (provincia di Napoli) ed avranno a tutti gli effetti valore di concorso pubblico. Dopo le selezioni, il progetto prevede il trasferimento in Germania per la frequentazione di un corso di tedesco, finanziato dalle stesse strutture ospedaliere che assumono, per il conseguimento del livello di lingua B1. Al termine del corso l’infermiere inizia a lavorare presso la struttura sanitaria di destinazione come “infermiere in fase di riconoscimento” (stipendio mensile di circa 2mila euro lordi). Dopo l’inizio del rapporto lavorativo, i partecipanti si impegnano a conseguire entro un anno anche il livello di lingua

B2 per l’inquadramento definitivo come “infermiere riconosciuto” ed il conseguente scatto retributivo (stipendio mensile di circa 2.600 euro lordi). Ma quello che non ha prezzo sarà vivere in una delle mete turistiche più belle d’Europa…

Nello Giannantonio

(addetto stampa)

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Migrazione di infermieri italiani in Germania e Gran Bretagna, ma con la Brexit si complicano le cose per gli ospedali di Oltremanica

Il recente tormentone Brexit, come noto, indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, così come sancito dal referendum che si è svolto lo scorso 23 giugno 2016. E il 29 marzo 2017 è stata data formalmente attivazione all’articolo 50 del Trattato di Lisbona che definisce la procedura per lasciare volontariamente l’Unione europea. Previsto, dallo stesso trattato, che lo stato uscente trovi un accordo sul ritiro, stabilendo inoltre le basi giuridiche per il futuro rapporto con l’Unione europea: l’accordo deve essere approvato da una maggioranza qualificata degli Stati membri, dopo aver ottenuto il consenso del parlamento europeo.

I riflessi della Brexit – e presumibilmente anche degli accordi destinati a regolare i rapporti con gli stati ancora parte dell’Unione – sono destinati ad investire la vita di quei cittadini comunitari che già lavorano in Gran Bretagna o che si apprestano a farlo. Come nel settore sanitario. La necessità di selezionare personale negli ospedali di Oltremanica, infatti, resta impellente al pari di quella avvertita dalla Germania, attingendo anche tra i numerosi infermieri italiani in cerca di occupazione. “Mancano almeno 20mila infermieri! Quasi un terzo di quelli che lavorano oggi hanno oltre cinquant’anni: che cosa succederà se verrà meno anche l’afflusso dal continente?”: è il grido d’allarme che, in sintesi, circola già sui media britannici.

Assumere un infermiere italiano (o spagnolo oppure portoghese) è un’opzione molto battuta anche dal datore di lavoro inglese. Oltremanica, così come in Germania, è ben conosciuto, infatti, l’ottimo livello di preparazione che le università italiane forniscono ai laureandi. Di recente, nessuna altra categoria professionale in Italia ha conosciuto un fenomeno migratorio di così vasta portata. Negli ultimi cinque anni, gli stessi ospedali pubblici e privati d’Inghilterra, come quelli della Germania, servendosi di agenzie intermediarie o aziende di consulenza e selezione del personale, hanno abilmente intercettato la disperata domanda di lavoro presente in molti Paesi del Sud Europa, tra cui l’Italia, dove, tra blocco del turnover e mancato adeguamento delle piante organiche, cresce costantemente l’età media della forza lavoro, a fronte di una massa di decine di migliaia di disoccupati.

Italiani ed inglesi, però, fino al 23 giugno 2016 erano entrambi cittadini comunitari. Con il sì alla Brexit, la Gran Bretagna non è più in Unione

Europea, le cui normative in tema di libera circolazione dei lavoratori rendevano le procedure di assunzione, di riconoscimento del titolo di studio e di inserimento nel contesto lavorativo più snelle e quindi più economiche rispetto a quelle previste per un professionista di un altro continente. Un lavoratore italiano non aveva, inoltre, bisogno di rinnovare il proprio visto di lavoro. D’ora in avanti, tutto è destinato a complicarsi. Resta stabile e snella, invece, la procedura per le assunzioni di infermieri in Germania. Dopo le selezioni, che periodicamente anche la nostra azienda di consulenza internazionale “Germitalia” organizza (prossimi colloqui a Torre del Greco il 30 e 31 maggio con destinazione Lago di Costanza), il progetto prevede il trasferimento in Germania per la frequentazione di un corso di tedesco – finanziato dalle stesse strutture ospedaliere che assumono – per il conseguimento del livello di lingua B1. Al termine del corso, l’infermiere inizia a lavorare presso la struttura di destinazione come “infermiere in fase di riconoscimento” e, parallelamente, si impegna a conseguire entro un anno anche il livello di lingua B2 per l’inquadramento definitivo come “infermiere riconosciuto” (con riconoscimento del titolo di studio da parte del ministero tedesco) ed il conseguente scatto retributivo ad uno stipendio di circa 2.600 euro lordi mensili.

Nello Giannantonio

(addetto stampa)

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“Chat Yourself”, l’assistente virtuale dei malati di Alzheimer

Una chat in sostegno dei malati di Alzheimer (ogni anno nel mondo i nuovi casi sono quasi 10 milioni) come una sorta di “scrigno” di ricordi ed informazioni utili. “Chat Yourself” è un chatbot (software basato sull’intelligenza artificiale, in grado di simulare una conversazione intelligente su una chat) messo a punto dall’agenzia “Young & Rubicam” con il patrocinio di “Italia Longeva” (network dedicato all’invecchiamento creato dal Ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’Irccs Inrca) e con la collaborazione di Facebook.

La chat, da utilizzare per conversare con se stessi ed ottenere in modo automatico informazioni vitali 24 ore su 24, è stato sviluppato con il supporto di un team di psicologici che hanno messo a punto la lista di domande a cui il malato deve rispondere per fornire al software tutte le informazioni necessarie. In pratica, un assistente virtuale capace di memorizzare l’intera vita di una persona restituendole su richiesta informazioni fondamentali come, ad esempio, il nome e il contatto dei propri figli, il percorso per tornare a casa, le scadenze della settimana, eventuali allergie e altri elementi personali utili ad affrontare al meglio la propria giornata. Inoltre, attraverso l’invio di notifiche personalizzate, lo strumento ricorda al malato la disponibilità costante di un supporto, lo aiuta a mantenere la routine dell’orario in cui, ad esempio, prendere un medicinale.

“Chat Yourself” è disponibile gratuitamente da facebook.com/chatyourself, in italiano e in inglese: inviando un messaggio alla pagina è possibile iscriversi; su smartphone è invece necessario scaricare l’app di Messenger. Al primo accesso, il programma chiederà all’utente di rispondere ad una serie di domande per poter raccogliere le informazioni necessarie a fornire successivamente le risposte esatte (abitazione, lavoro, famiglia, salute). Nei prossimi mesi, il progetto continuerà ad essere monitorato da “Italia Longeva” e dal team di psicologi che l’ha messo a punto.

 

Nello Giannantonio

(addetto stampa Germitalia)

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Nuove assunzioni con “Germitalia”: 20 infermieri con destinazione Lago di Costanza

“Germitalia”, azienda di consulenza internazionale, riparte con le selezioni in Italia di infermieri da destinare in Germania, questa volta al complesso ospedaliero pubblico di Costanza e Singen con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Le strutture di Costanza e di Singen, situate in prossimità del confine svizzero in una zona ad alta frequentazione turistica, sono parte del più ampio complesso sanitario del distretto di Costanza, gruppo ospedaliero che abbraccia tutte le specialità e conta circa 3.600 dipendenti. A questi si aggiungeranno altri venti infermieri (diciassette per tutti i reparti e la terapia intensiva; altri tre pediatrici) da selezionare, ancora una volta, in Italia.

I colloqui si terranno nei giorni 30 e 31 maggio presso l’hotel “Marad” di Torre del Greco (provincia di Napoli) e avranno a tutti gli effetti valore di concorso pubblico. Dopo le selezioni, il progetto prevde il trasferimento in Germania per la frequentazione di un corso di tedesco dalla durata di circa tredici settimane, finanziato dalle stesse strutture ospedaliere che assumono, per il conseguimento del livello di lingua B1. I primi mesi di studio si svolgeranno nelle strutture di Stoccarda a cura dei docenti di formazione professionale dell’Internationaler Bund: saranno garantiti agli infermieri italiani alloggio e trattamento di mezza pensione, oltre al supporto dei tutor dell’IB e degli infermieri connazionali che già lavorano in Germania da anni grazie al progetto Fia. Al termine del corso di lingua B1 l’infermiere inizierà a lavorare presso la struttura sanitaria di destinazione e sarà inquadrato come “infermiere in fase di riconoscimento” (stipendio mensile di circa 2mila euro lordi). Dopo l’inizio del rapporto lavorativo, i partecipanti dovranno conseguire entro un anno anche il livello di lingua B2 per l’inquadramento definitivo come “infermiere riconosciuto” ed il conseguente scatto retributivo (stipendio mensile di circa 2.600 euro lordi): il calendario di questo secondo corso di lingua prevede una frequenza organizzata compatibilmente con gli orari lavorativi.

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Nello Giannantonio (ufficio stampa)

Italia e Germania: sistemi sanitari a confronto

In Germania il sistema sanitario si fonda sull’assicurazione sanitaria, concetto che rievoca nell’immaginario collettivo gli squilibri del sistema sanitario americano. I tedeschi però, a quanto pare, questo sistema lo fanno funzionare meglio e, con la loro fitta rete di medici ed ospedali, riescono a gestire anche con maggiore efficienza le liste di attesa.

Innanzitutto, è obbligatorio in Germania sottoscrivere un’assicurazione sanitaria, a prescindere dal reddito personale: a nessuno è concesso non avere alcuna copertura assicurativa sanitaria. Le persone che non lavorano rientrano gratuitamente nella copertura assicurativa del familiare di cui sono fiscalmente a carico o ne ricevono una insieme al sussidio di disoccupazione o alla pensione. Ma attenzione (altra grande differenza con l’Italia): il non residente disoccupato non ha diritto all’assistenza sanitaria se non se la finanzia autonomamente. Fattore, questo, che finisce per disincentivare l’immigrazione clandestina. Il sistema tedesco, anche sotto questo aspetto, si allontana da quello italiano tipico di uno “stato sociale”. Ovviamente, come negli altri paesi comunitari, la tessera sanitaria europea – se usata all’estero – copre solo le emergenze.

Per i lavoratori dipendenti, invece, in Germania il costo dell’assicurazione sanitaria – proporzionale al reddito – è per il 50% a carico del datore di lavoro mentre il restante 50% viene prelevato direttamente in busta paga ogni mese insieme alle altre tasse ordinarie (tra le quali quella controversa che va a finanziare la religione di appartenenza). Il contraltare del virtuoso sistema tedesco sembra essere proprio il costo della assicurazione obbligatoria, che per un lavoratore può aggirarsi intorno al 14% del proprio redddito lordo. Al contempo, anche i medici speciliasti sono convenzionati con le compagnie assicurative e le tariffe professionali sono stabilite per legge, evitando così anche che nel settore si faccia molto “nero”, come accade in Italia, dal momento che le prestazioni sono coperte dalle compagnie assicurative. Ne convivono in Germania sia di pubbliche che di private: queste ultime, tuttavia, sono accessibili solo a chi ha un reddito elevato e, chiaramente,  il loro costo  varia a seconda di diversi fattori di rischio (età, ma anche il sesso, eventuali malattie croniche eccetera).

In Italia invece, come noto, in attuazione del precetto costituzionale che sancisce il diritto alla salute di tutti gli individui, vige un sistema sanitario pubblico di carattere universale, finanziato dallo Stato stesso attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali attraverso ticket sanitari (quote con cui l’assistito contribuisce alle spese) e prestazioni a pagamento.

Nello Giannantonio

(addetto stampa)

Lavoro per infermieri in Germania – Invio CV qui

Infermieri in Germania: dai falsi miti al valore di concorso pubblico dei colloqui organizzati in Italia

L’enfasi che solitamente si dà alla cura basica del paziente (igiene personale, mobilità ed alimentazione) cui sarebbe destinato l’infermiere nelle strutture sanitarie tedesche rispetto all’Italia rappresenta spesso un “falso mito” e va letta alla luce del più generale funzionamento del sistema sanitario della Germania. Un paese, innanzitutto, dove non esiste la figura dell’operatore socio-sanitario (figura tecnica del nostro comparto di sanità pubblica di supporto infermieristico nell’assistenza di base del paziente) se non in alcuni servizi domiciliari. Un paese dove non è previsto né un corso di laurea in scienze infermieristiche né un apposito albo professionale e dove gli ospedali, sia pubblici che privati, funzionano e ricercano personale infermieristico anche in Italia (riconoscendo la professionalità dei nostri laureati) prevedendo, tuttavia, due step per il pieno inserimento lavorativo.

Durante il primo periodo di lavoro e parallelo studio in Germania, in attesa che l’infermiere straniero consegua un livello di lingua tedesco B2 (ma sono gli stessi ospedali a finanziare i corsi), può verificarsi l’apparente “declassamento” con destinazione alla cura basica del paziente; dopo il buon esito del corso di lingua ed il riconoscimento del titolo di studio posseduto, però, l’infermiere passa alle funzioni lavorative generalmente equiparabili a quelle di un infermiere italiano e vede anche scattare la sua retribuzione mensile da un lordo di circa 2100,00 mila euro ad un lordo di 2.650 euro. E le condizioni lavorative regolate da appositi accordi statali (salario base, supplementi salariali, ferie, orario di lavoro settimanale e turni) sono rigorosamente osservate da ogni spedale.

E se in Italia è alto il tasso di disoccupazione tra i laureeati in Scienze infermieristiche, in Germania la richiesta di queste figure è continua. Con una specifica non di poco conto: le selezioni di infermieri che le strutture pubbliche tedesche effettuano in Italia (e che la nostra azienda “Germitalia” periodicamente organizza) equivalgono a dei veri e propri concorsi pubblici. In Germania, infatti, anche le strutture sanitarie pubbliche hanno autonomia nelle assunzioni: quando c’è bisogno di nuove risorse, la normativa prevede solamente un primo avviso destinato ai disoccupati locali, dopodiché, se non vengono selezionate le risorse che occorrono, si può procedere anche in altri paesi europei alla selezione diretta di infermieri alla stregua di un vero e proprio concorso pubblico con in palio una assunzione a tempo indeterminato.

Nello Giannantonio

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Unioni civili: riflessi e vantaggi nel rapporto di lavoro del partner

Vediamo i principali risvolti della legge 76/2016 per subordinati ed autonomi

La legge 76 del 2016 ha istituito in Italia l’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzione. L’unione si costituisce mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni, e realizza il legame tra due persone dello stesso sesso maggiorenni ed unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità, adozione o matrimonio.
Ma quali sono i riflessi delle unioni civili sui rapporti di lavoro ed i suoi aspetti fiscali e previdenziali? La normativa introdotta nel 2016, con fortissimo impatto sociale, stabilisce che tutte le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e tutte le disposizioni contenenti le parole coniuge, coniugi o termini equivalenti, ovunque ricorrano nelle leggi, nei regolamenti, negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche a ciascuna delle parti dell’unione civile.

La coppia omosessuale potrà, quindi, godere di alcuni vantaggi legati alla eventuale posizione di lavoratore subordinato di uno dei due componenti, alla stregua del coniugato in matrimonio. Alcuni esempi? Il diritto alle detrazioni fiscali per il partner eventualmente a carico (reddito annuo inferiore ai 2.840,51 euro); la spettanza dell’assegno per il nucleo familiare e della pensione ai superstiti in caso di morte; il diritto a beneficiare dei permessi di cui alla legge 104/1992 per assistenza al partner eventualmente disabile; finanche la nullità del licenziamento intimato a causa dell’unione civile (come avviene per il matrimonio dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino ad un anno dalla celebrazione).

Recentissima, poi, anche una circolare Inps (la 66 del 31 marzo 2017) che ha fornito prime istruzioni in merito all’incidenza delle nuove disposizioni normative sulle unioni civili rispetto agli obblighi previdenziali posti a carico degli esercenti attività d’impresa. In pratica, l’iscrizione alla gestione previdenziale di artigiani e commercianti è estesa ai coadiuvanti familiari che sono uniti civilmente al titolare, al pari di quanto è previsto per i coniugi. Ne sono esempio l’articolo 2, comma 2, numero 1 della legge 463/1959 (nell’ambito della gestione previdenziale degli artigiani), che indica “il coniuge” nell’estendere l’assicurazione previdenziale per gli artigiani ai “familiari coadiuvanti”; nonché l’articolo 2, comma 1 della legge 613/1966 che comprende il “coniuge” tra i “familiari coadiutori” obbligati all’iscrizione alla gestione dei commercianti. Anche con riferimento, infine, al campo di applicazione dell’istituto dell’impresa familiare, deve intendersi che il soggetto unito civilmente al titolare dell’impresa familiare venga equiparato al coniuge, con tutti i conseguenti diritti ed obblighi di natura fiscale e previdenziale.

Fuori da questo regime, per il momento, le convivenze di fatto, la cui normativa estende al convivente alcune tutele (in materia penitenziaria, sanitaria, abitativa), ma non introduce alcuna equiparazione allo status di coniuge né estende al convivente, per quanto di interesse, gli stessi diritti e obblighi di copertura previdenziale previsti per il familiare coadiutore.

Nello Giannantonio

 

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In valigia il sogno di una nuova vita

Diciassette infermieri italiani pronti a partire per la Germania. In valigia la prospettiva di un lavoro a tempo indeterminato e il sogno di una nuova vita. Queste le aspettative dei candidati che hanno preso parte, nei giorni scorsi il 13 e 14 Marzo, ai colloqui che si sono svolti all’Hotel Marad di Torre del Greco per selezionare nuovi infermieri da assumere presso il Policlinico universitario di Münster. A partecipare giovani provenienti da tutta Italia, molti dei quali freschi di laurea, che non trovando concreti sbocchi occupazionali nel nostro paese, hanno scelto la Germania per trovare un lavoro stabile.
 A tenere i colloqui organizzati, nell’ambito del progetto Fia, da “Germitalia”, azienda di consulenza internazionale, direttamente le direttrici del personale del Policlinico di Münster che si sono dette molto soddisfatte della preparazione dei giovani candidati. “Abbiamo riscontrato -hanno dichiarato le selezionatrici- un buon livello di preparazione. D’altronde già con i precedenti gruppi di infermieri arrivati nel nostro ospedale dall’Italia ci siamo trovati bene. La cosa importante è chiarire subito, già dal colloquio iniziale, la differenza tra Italia e Germania per quanto concerne il ruolo dell’infermiere. Cerchiamo –concludono- una figura a 360 gradi e non solo un assistente per i medici”.
Durante le selezioni spazio non soltanto ad aspetti puramente tecnici come l’argomento della tesi, le precedenti esperienze lavorative e i settori medici e reparti ospedalieri preferiti ma anche alle motivazioni dei candidati e alla loro personalità. Superando il colloquio si ha, infatti, l’opportunità di avere un lavoro scegliendo però di cambiare la propria vita a partire dal trasferimento in un nuovo paese. Prospettiva ch
e alletta molti giovani infermieri italiani. E’ così per due dei candidati delle ultime selezioni: provenienti da Andria, oltre che colleghi sono anche fidanzati: “Abbiamo deciso come progetto di vita di lavorare e viaggiare fuori dall’Italia, qui per noi non ci sono opportunità. Abbiamo altri colleghi che sono stati selezionati precedentemente da “Germitalia” e che adesso lavorano a Münster; si trovano bene e ci hanno raccontato di una città a misura d’uomo dove è bello lavorare ma anche vivere”.
 Il Policlinico di Münster mette a disposizione degli infermieri che hanno superato il colloquio un corso di lingua tedesca con vitto e alloggio direttamente in Germania.
Il prossimo progetto Fia prevede un concorso pubblico per infermieri e ostetriche da destinare al più grande gruppo ospedaliero pubblico sul lago di Costanza, ai confini con la Svizzera e molto vicino all’Italia.

L’addetto stampa

Elisa Scarfogliero

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