Torna a toccare picchi elevatissimi l’emergenza sicurezza per il personale sanitario in servizio. In un’estate già costellata da diversi episodi di aggressioni all’interno degli ospedali italiani, l’ultima denuncia arriva da Napoli, dove al “Vecchio Pellegrini” un’infermiera è stata minacciata, insultata e poi trascinata per i capelli semplicemente per aver invitato i parenti di una assistita presentatasi al pronto soccorso (pare per un dolore al petto) ad aspettare il proprio turno a causa di alcune urgenze che avevano richiesto la priorità in base all’assegnazione dei codici. Dopo gli inulti, si è passati alle vie di fatto: la figlia della paziente ha colpito l’infermiera e poi l’ha trascinata per i capelli all’interno del pronto soccorso. La vittima dell’aggressione è stata refertata con una prognosi di 15 giorni.

“Siamo arrivati all’ennesimo episodio ai danni del personale infermieristico – ha denunciato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli membro della commissione Sanità -. Il personale viene aggredito costantemente per motivi futili e senza alcuna protezione. Tutto ciò è vergognoso. Chiediamo che il Direttore Sanitario del presidio faccia sentire la sua voce e anche il questore e il prefetto si attivino. Gli ospedali napoletani non possono essere luoghi in cui ci si sfoga con la massima violenza contro chi fa il proprio lavoro. Non si può restare in silenzio quando il personale riceve continue vessazioni, improperi e violenze. Il prefetto – conclude Borrelli – convochi subito un comitato per l’ordine e sicurezza perché la situazione è oramai oltre i livelli di guardia”.