Dovranno raggiungere Stoccarda entro il prossimo 10 luglio gli infermieri e tecnici di radiologia prescelti al termine delle nuove selezioni organizzate, il 20 e 21 maggio, dall’azienda di consulenza internazionale “Germitalia” per datori di lavoro tedeschi con sedi a Monaco, Berlino, Dresda ed Amburgo. A metà di questa settimana, i giovani italiani selezionati hanno ricevuto comunicazione ufficiale di ammissione al programma Fia che parte sempre con una certezza di fondo: il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il pieno inserimento, come per i precedenti progetti “Germitalia”, è poi chiaramente legato ad un percorso anche di apprendimento della lingua tedesca che, appunto, per i neo assunti comincerà il 10 luglio a Stoccarda, con la collaborazione dell’Internationaler Bund, attraverso la frequenza del primo corso di lingua tedesca (livello B1). In particolare, gli infermieri selezionati nel corso delle ultime selezioni (figura professionale per la quale c’è costante ricerca in Germania), “chiusi” nel proprio Paese, oggi colgono sostanzialmente una opportunità ed un’esperienza anche di vita. Forse la verità l’ha detta, prima di affrontare il proprio colloquio, una ragazza proveniente dal Lazio: “Tra dieci anni – ci ha detto – non mi immagino, ad oggi, né in Germania né in Italia. So solo che adesso voglio cogliere questa bella opportunità offertami da Germitalia, imparando una nuova lingua, facendo un’esperienza lavorativa, ma con la garanzia di un contratto a tempo indeterminato che, in Italia, al momento per me è impensabile visto che sono costretta a lavorare con partita iva. Poi, se col tempo riuscirò a raggiungere una integrazione piena in Germania, anche a livello di equilibri ed affetti personali, ben venga”. Ecco, i progetti “Germitalia” oggi rappresentano sostanzialmente un’opportunità lavorativa ma anche una esperienza formativa da poter un giorno, eventualmente, riportare in Italia, ma nel frattempo avendo messo da parte dei risparmi (considerati i più elevati stipendi tedeschi nel settore), avendo accantonato dei contributi validi anche nel nostro sistema previdenziale, avendo imparato un’altra lingua europea ed essendosi approcciati con un contesto lavorativo diverso da quello del proprio Paese.

Nello Giannantonio