Dieta non significa, innanzitutto, necessariamente qualcosa di privativo. Piuttosto, è un regime alimentare che indica metodi per variare il proprio peso corporeo, abbinando magari anche pratiche sportive.

Negli ultimi tempi si è assistito al boom delle cosiddette “diete veloci”, le quali, per bruciare rapidamente grassi, riconducono a cibi in grado di accelerare il metabolismo: possono essere funzionali le proteine contenute nel pesce, nella carne, nei latticini magri, ad esempio. Ovviamente, sono utili anche tutti quegli alimenti utili a depurare l’organismo (come limone, ananas, zucca) in quanto aiutano ad eliminare le tossine e le scorie che si accumulano nel corpo e che spesso sono le principali responsabili di indesiderati gonfiori.

Attenti, però, al cosiddetto “effetto yo-yo”, che si verifica quando si segue una dieta, anche con successo, si perde peso e poi si recuperano tutti i chili non appena si ricomincia a mangiare normalmente, per poi tornare magari a dieta, dimagrire ed ingrassare di nuovo. Un recente studio guidato dalla “Monash University” di Melbourne, utilizzando come cavie i topi, ha individuato la causa del fenomeno in un interruttore molecolare nel cervello: una proteina, chiamata Crat, che attiverebbe il recupero dei grassi dopo il digiuno. Dopo averla identificata, i ricercatori hanno studiato un modello animale nel quale Crat era stata spenta: bene, sia durante il digiuno sia durante il pasto, gli animali con questa proteina “silenziata” consumavano le riserve di grasso ancora di più rispetto a quanto avveniva negli altri casi.

Inutile predicare diete e salutismo, ad ogni modo, se non si è benestanti. O, almeno, è questa l’ultima provocazione lanciata da uno dei più noti chef inglesi, Jamie Oliver. Al “Times” ha dichiarato

che, se i ricchi sembrano dare ascolto ai consigli sul buon cibo e sul vivere sano, lo stesso non avviene con i meno abbienti. “Quando sei intrappolato nel ciclo della povertà – ha spiegato Oliver -, la logica benestante non si applica. Vediamo genitori che non pensano minimamente a mettere in tavola cinque porzioni di frutta e verdura, pensano piuttosto ad avere abbastanza cibo per la giornata. E se puoi solo comprare schifezze, mangi solo schifezze”.

Una buona regola per tutti, comunque, è sempre quella, durante la giornata, di bere ameno un litro e mezzo di acqua. E magari di mangiare molta insalata, specialmente prima dei pasti: in questo modo, infatti, si aumenterà il senso di sazietà. Piccoli, grandi segreti – almeno questi – alla portata di tutte le tasche…

Nello Giannantonio