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Infermieri per Tubinga, ad agosto terza chance

Terminata con successo, nella prima serata di mercoledì 15 luglio, la seconda sessione di colloqui per infermieri attesi da un lavoro a tempo indeterminato alle dipendenze del Policlinico universitario di Tubinga, che già il 24 giugno scorso – sempre in modalità telematica – aveva tenuto la prima ondata di selezioni in collaborazione con la direzione “Germitalia”, ancora una volta in prima linea nel promuovere assunzioni stabili in Germania di personale sanitario.

Gli infermieri italiani (curricula arrivati da tutte le regioni) hanno mostrato, anche in questa sessione, alto grado di preparazione impressionando positivamente la commissione tedesca collegata attraverso la piattaforma Meeting. Nel giro di 48 ore sono attesi i risultati anche di questa sessione, con i nominativi dei prescelti che partiranno per la Germania nel mese di settembre per iniziare, sul posto, il primo corso di lingua tedesca e l’inserimento lavorativo con la collaborazione della struttura dell’Internationaler Bund di Stoccarda.

C’è di più: per soddisfare la richiesta sempre elevata di personale infermieristico da parte delle strutture sanitarie tedesche, “Germitalia” ha in serbo una terza sessione di selezioni lla fine del mese di agosto avente valore di concorso pubblico tedesco (la data sarà ufficializzata a breve), sempre in favore del Policlinico universitario di Tubinga, con prenotazione del colloquio già possibile per laureati e laureandi in Scienze infermieristiche caricando il proprio curriculum attraverso il form on-line raggiungibile al link https://form.jotform.com/81405508902958.

Nel complesso, i profili italiani che saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dalla struttura di Tubinga andranno dalle 15 alle 20 unità.

Nello Giannantonio

Covid sul lavoro: donne e laureati rischiano di più

Chi rischia di più di contrarre il Coronavirus sui luoghi di lavoro in questa fase-2? Interessante report pubblicato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro presieduta da Rosario De Luca dal titolo “Lavorare ai tempi del Covid-19: il rischio contagio tra gli occupati italiani”. Cinque i fattori di rischio considerati: frequenza di contatti con altre persone, interazione con il pubblico, lavoro al chiuso, vicinanza fisica ad altre persone, frequenza di esposizione a malattie e infezioni.

Bene, dall’indagine emerge che sono soprattutto donne, professionisti ad elevata istruzione e giovani ad essere maggiormente esposti al rischio contagio da Coronavirus, che ancora minaccia il nostro Paese. Le donne potenzialmente a rischio rappresentano il 44% delle occupate. Valori che risultano ben più alti di quelli che si riscontrano tra gli uomini (16,4%). Il livello di istruzione è un altro fattore correlato al pericolo-Covid: investe il 40,9% dei laureati contro il 27% dei diplomati e il 20,9% dei possessori di diploma di scuola media.

Allarme anche tra i giovani, più frequentemente occupati in lavori a stretto contatto col pubblico (settore terziario, ristorazione e affini): tra gli under 35, il 35,1% svolge infatti una professione ad altro rischio. Passando alle singoli professioni, chiaramente guidano la classifica quelle legate alla sanità: medici (308 mila), infermieri, radiologi, esperti di diagnostica (736 mila) e professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali come assistenti di studi medici (258 mila). A seguire, gli specialisti delle scienze della vita come farmacisti, biologi, ma anche veterinari e professori della scuola primaria (quando ovviamente si tornerà in cattedra). Seguono gli operatori della cura estetica, tecnici dei servizi sociali e addetti ai servizi personali e assimilati come baby-sitter, badanti, addetti alla sorveglianza dei bambini.

Infermieri per Tubinga: seconda data il 15 luglio

Ufficiale: c’è la seconda data dei colloqui – dopo il successo della prima giornata del 24 giugno scorso – per assicurarsi un posto di lavoro a tempo indeterminato alle dipendenze del Policlinico universitario di Tubinga, che ha ripreso a reclutare infermieri italiani.

Continuano, del resto, a pervenire candidature da tutte le regioni d’Italia alla direzione “Germitalia”, che promuove ancora una volta il bando per le assunzioni in Germania e che accetterà, ancora per pochi giorni, prenotazioni per questa seconda giornata di selezioni fissata per mercoledì 15 luglio in favore di laureati e laureandi in Scienze infermieristiche. Collegati con i selezionatori tedeschi e gli interpreti grazie alla piattaforma Meeting in questa fase storica che impone ancora cautela negli eventi pubblici, i candidati sosterranno comodamente da casa propria il colloquio per poi partire per la Germania, in caso di esito positivo, nel corso del mese di settembre iniziando, sul posto, il percorso di integrazione linguistica e lavorativa.

Prenotazioni del colloquio possono essere, dunque, ancora inviate, allegando il proprio curriculum e compilando direttamente il form on-line attraverso il link https://form.jotform.com/81405508902958).

Tra gli infermieri già esaminati a fine giugno e quelli che parteciperanno alla seduta del 15 luglio, saranno nel complesso non meno di 15 i profili italiani che saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dalla struttura di Tubinga, dove già oltre 150 infermieri italiani lavorano, partiti proprio con i progetti “Germitalia”. E che possono testimoniare l’ottimo trattamento retributivo, nella media tra i più alti della Germania in questo campo: stipendio (dopo aver conseguito il livello B2 di lingua tedesca) tra i 2.700 e i 2.900 euro mensili, oltre maggiorazioni per straordinari, festivi e turni del fine settimana.

Nello Giannantonio

Voglia di ripartire: boom di colloqui per Tubinga

Il segnale – nitido e deciso – della ripartenza arriva dalla massiccia adesione, da parte degli infermieri italiani, alla prima giornata di colloqui finalizzati all’assunzione organizzata da “Germitalia” mercoledì 24 giugno. Obiettivo: un contratto di lavoro a tempo indeterminato con il Policlinico universitario di Tubinga.

Tanti candidati da tutte le regioni d’Italia, collegati con i selezionatori tedeschi e gli interpreti grazie alla piattaforma Meeting, hanno sostenuto il colloquio ed ora ne attendono l’esito. Insieme a chi sarà scelto in queste ore partirà poi per la Germania, nel corso del mese di settembre, anche un altro gruppo che ha prenotato invece il proprio colloquio a metà luglio nella seconda giornata di selezioni programmata da “Germitalia” sempre per completare il fabbisogno di personale infermieristico manifestato dai vertici del Policlinico di Tubinga. Almeno 15, nel complesso, i profili italiani tra infermieri e infermieri pediatrici che saranno assunti con contratto di lavoro stabile e ben remunerato.

Proprio per questa seconda giornata di selezioni in programma nel mese di luglio, la direzione “Germitalia” accetta ancora ultimissime candidature di infermieri laureati e laureandi, che possono continuare ad inviare il proprio curriculum compilando il form on-line attraverso il link https://form.jotform.com/81405508902958).

Nello Giannantonio

Infermieri per Tubinga: c’è la prima data!

C’è la prima data dei colloqui per ottenere un contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato con il Policlinico universitario di Tubinga. Ed è il prossimo mercoledì 24 giugno. Si tratta della prima selezione post-lockdown organizzata da “Germitalia” e che, per motivi ancora di cautela, si terrà in modalità “on-line”.

L’imponente struttura sanitaria tedesca (che occupa già numerosissimi nostri connazionali) torna, così, a reclutare 15 profili italiani tra infermieri e infermieri pediatrici.

Chi nelle scorse settimane ha prenotato il colloquio sta ricevendo, proprio in queste ore, la comunicazione ufficiale dalla direzione “Germitalia” che ufficializza data e modalità di svolgimento della selezione. La stessa direzione accetta, tuttavia, ancora candidature (gli infermieri laureati e laureandi possono continuare ad inviare il proprio curriculum compilando il form on-line attraverso il link https://form.jotform.com/81405508902958) in quanto, nel corso del mese di luglio, si terrà una seconda giornata di colloqui – sempre in modalità “a distanza” – con i vertici del Policlinico di Tubinga e, ovviamente, sempre con il supporto di traduttori.

Vantaggiosissime le condizioni contrattuali offerte dalla struttura tedesca, oltre al corso di lingua sul posto finanziato dal datore di lavoro, con garanzia di vitto e alloggio ed altre facilitazioni.

Per maggiori chiarimenti ed informazioni, gli uffici “Germitalia” sia di Roma (tel. 06.56559844) che di Napoli (tel. 081.0117975) restano a disposizione.

Nello Giannantonio

Infermieri, si riparte: Tubinga vi aspetta!

Il senso della ripartenza lo danno, in casa “Germitalia”, i curricula che riprendono ad arrivare non appena è stato lanciato il primo, nuovo bando della “Fase 2”, quello elaborato in sinergia con il Policlinico universitario di Tubinga. Che tornerà in Italia per assumerà 15 profili tra infermieri e infermieri pediatrici.

Oltre 150 infermieri italiani già lavorano in questa struttura, partiti grazie ai programmi “Germitalia”: sono loro la testimonianza vivente della credibilità di questi progetti. In molti casi, hanno poi trovato occupazione in Germania anche i partner che hanno seguito gli infermieri italiani in questa scelta professionale e di vita. Come da tradizione, il bando propone un contratto a tempo pieno ed indeterminato, corso di lingua messo a disposizione dal datore di lavoro con garanzia di vitto e alloggio, altre facilitazioni una volta arrivati a destinazione e, soprattutto, uno stipendio che a Tubinga, per un “infermiere riconosciuto”, arriva mediamente fino a 2.900 euro lordi mensili.

Con l’unica variante che, in questa fase ancora di cautela, i colloqui per le assunzioni – previsti tra la fine di giugno e l’inizio del mese di luglio – si terranno attraverso piattaforma digitale. Così come, probabilmente, una prima parte del corso di livello B1 di lingua tedesca si terrà nella modalità “didattica a distanza”. Ma solo per un breve lasso di tempo, prima della partenza per Stoccarda dei neo assunti, dove l’apprendimento della lingua riprenderà sul posto, tra docenze di personale altamente qualificato e l’esperienza diretta nella vita di tutti i giorni in Germania. Il tutto sempre in collaborazione con la struttura dell’Internationaler Bund di Stoccarda, dotata anche di personale italiano.

I candidati possono continuare ad inviare il proprio curriculum compilando il form on-line attraverso il seguente link: https://form.jotform.com/81405508902958

Per maggiori chiarimenti sul bando, gli uffici “Germitalia” sia di Roma (tel. 06.56559844) che di Napoli (tel. 081.0117975) sono sempre reperibili.

Nello Giannantonio

Tubinga assume: già possibile candidarsi

“Siamo in contatto con il Policlinico universitario di Tubinga: assumerà 15 profili tra infermieri e infermieri pediatrici”. Lo annuncia il numero uno di “Germitalia”, Michele Tuoro, dopo un periodo di pausa forzata nelle selezioni di personale a causa dell’emergenza epidemiologica, anche se l’azienda di consulenza internazionale non si è mai fermata, garantendo nel frattempo la didattica a distanza agli infermieri italiani che, a gennaio, erano già stati reclutati dal Policlinico universitario di Münster.

Adesso anche Tubinga vuole tornare ad assumere in Italia (oltre 150 infermieri nostri connazionali già da anni lavorano in questa prestigiosa grazie ai progetti Germitalia) e si sta mettendo a punto la modalità – su piattaforma digitale – dei prossimi colloqui che avranno, come sempre, valore di concorso pubblico tedesco. Perché anche la Germania ha bisogno di altri infermieri, ma le assunzioni sono dirette e veloci. Ovviamente, il contratto che attende i 15 profili italiani che saranno selezionati è a tempo indeterminato, con tutte le facilitazioni previste dai bandi-Germitalia: dal corso di lingua gratuito con garanzia di vitto e alloggio alla collaborazione, sul posto, della struttura dell’Internationaler Bund di Stoccarda, fino alle vantaggiose condizioni contrattuali (lo stipendio, a Tubinga, è mediamente più alto di quello di categoria vigente in Germania ed arriva fino a 2.900 euro lordi mensili dopo il pieno inserimento da “infermiere riconosciuto”).

I candidati possono, nel frattempo, già inviare il proprio curriculum compilando il form on-line attraverso il seguente link: https://form.jotform.com/81405508902958

Si riceveranno le comunicazioni su date e modalità dei colloqui via mail e via WhatsApp. I colloqui con la direzione del Policlinico di Tubinga avverranno, in ogni caso, alla presenza di un traduttore italo-tedesco. Restano a disposizione, per chiarimenti informazioni, gli uffici “Germitalia” sia di Roma (tel. 06.56559844) che di Napoli (tel. 081.0117975).

Nello Giannantonio

Misure anti-crisi: l’esempio tedesco

La Germania è tornata… in campo prima dell’Italia. E non solo perché la Bundensliga ha nel frattempo già recuperato tre giornate di campionato a differenza della nostra serie A.

In Italia le attese sono ben altre rispetto alla ripresa del calcio. Ci sono lavoratori che ancora aspettano la Cassa integrazione del mese di marzo; imprese che si scontrano con la burocrazia bancaria per accedere ai prestiti del decreto-liquidità; professionisti oberati di adempimenti ma esclusi dal contributo a fondo perduto del decreto-rilancio. Un provvedimento, quest’ultimo, che qualcuno ha già ironicamente ribattezzato “decreto-spintarella”.

Più poderoso, ad esempio, l’impatto delle manovre della Germania, in cima per aiuti di Stato anti-crisi da Covid-19 approvati da Bruxelles. Delle 175 misure nazionali autorizzate, il 47% del totale riguarda proprio lo stato tedesco (solo il 18% l’Italia, il 16% la Francia). In pratica, l’ammontare degli aiuti erogati alle imprese dalla Germania è pari alla metà dell’intero importo finora approvato dall’Europa durante la crisi. La stampa europea parla di “trionfo”della Merkel, che invece ad inizio 2020 sembrava avviata sul viale del tramonto. Pochi proclami, tanti fatti. E aiuti economici a privati ed aziende arrivati nel giro di pochi giorni. “Il sistema tedesco ha dato il meglio in questa pandemia e la Cancelliera, il cui percorso politico sembrava giunto al capolinea, ora gode di consensi record” sintetizza in Italia l’Espresso. E sono al varo nuove misure per aiutare le piccole e medie imprese (la spina dorsale dell’economia di ogni nazione) più colpite dagli effetti della pandemia, con contributi fino a 50mila euro al mese per coprire costi fissi da qui a fine anno.

Una Germania che, fa male ammetterlo, ci ha surclassato anche sul piano prettamente sanitario durante questa emergenza: a parità di numero di contagi, ha registrato meno morti; è stata in grado di eseguire 350mila tamponi a settimana ed aveva già 28.000 posti di terapia intensiva contro gli iniziali 5.000 dell’Italia.

Si riparte per la Germania! Assunti e non…

Le frontiere si apprestano a riaprire mentre l’aula virtuale “Germitalia” intanto funziona alla grande, con didattica a distanza dallo scorso lunedì per gli infermieri italiani reclutati lo scorso gennaio dai vertici del policlinico universitario di Münster.

Ma non solo: a questi infermieri che hanno già in tasca un contratto di lavoro a tempo indeterminato con l’importante struttura sanitaria tedesca se ne sono aggiunti altri negli ultimi giorni, che pure stanno seguendo da remoto – e gratuitamente – questo primo corso-base di lingua con docenti specializzati e che pure partiranno subito dopo il 14 giugno (data in cui ci si potrà recare in Germania senza essere sottoposti a periodo obbligatorio di quarantena) nell’ambito di un nuovo progetto-pilota pensato da “Germitalia” e dall’Internationaler Bund.

In pratica, mentre gli infermieri già assunti dal policlinico di Münster un datore di lavoro già ce l’hanno, questo altro gruppo di giovani infermieri italiani lo incontrerà direttamente a Stoccarda, dove per tutti proseguirà il percorso di integrazione linguistica in vista del pieno inserimento lavorativo, con garanzia di vitto e alloggio presso le strutture dell’Ib.

“Germitalia” premia così, ancora una volta, chi ha forte motivazione ad affrontare l’esperienza tedesca in cerca di un lavoro stabile e ben pagato, mettendo a disposizione un percorso trasparente e gratuito, con la certezza di una occupazione presso strutture sanitarie della zona di Stoccarda, le quali restano alla continua ricerca di personale specializzato.

Nello Giannantonio

Si riapre “davvero”? E quel divieto di licenziare…

La linea del governatore campano De Luca a proposito della riapertura dei ristoranti dà un po’ il peso del necessario compromesso da trovare per favorire una ripresa “vera” di certe attività. “Se dovessimo aprire lunedì con le attuali linee guida, il 70% dei ristoranti non ripartirebbe – ha detto De Luca nell’ultimo messaggio video -. La Regione Campania vuole aprire invece il 90% dei ristoranti, aprire tutto, ma per arrivare a questo risultato dobbiamo approvare misure diverse che siano meno restrittive. Vogliamo puntare ad avere una distanza di un metro tra i clienti, anziché i due metri previsti dalle linee guida Inail, ma per averlo stiamo elaborando uno specifico protocollo di sicurezza”.

Ecco, ora il problema è far ripartire “veramente” le attività commerciali, quelle ricettive, che – rispetto alle attività produttive – più risentono del peso di protocolli e adempimenti preventivi dovendo aprire le porte al pubblico. E il rischio che tanti decidano, per il momento, di restare ancora chiusi (si pensi ai ristoranti di limitate dimensioni ma anche a piccoli negozi) è ancora elevato. Così come il rischio di essere costretti ad alzare, tra qualche mese, bandiera bianca è purtroppo fondato anche per chi dà lunedì 18 maggio riaprirà i battenti.

Peggio ancora per chi ha personale dipendente. È oggettivo che un inevitabile calo di fatturato, almeno nella prima fase, porterà a non poterne sostenere i costi come prima. I ristoranti apparecchieranno meno tavoli; chi vende abbigliamento dovrà preoccuparsi di sanificare i capi provati dai clienti; il parrucchiere potrà servire un cliente ogni ora; più in generale, da parte dei cittadini ci sarà meno predisposizione all’acquisto di beni non di prima necessità.

Con l’aggravante che chi perderà il lavoro non potrà nemmeno beneficiare della Naspi (la ex indennità di disoccupazione). Il decreto-Rilancio in corso di pubblicazione estende infatti a cinque mesi (a decorrere dal primo decreto del 17 marzo) il divieto di licenziamento per motivi economici. Ma non c’è copertura della Cassa integrazione (anche quella in deroga) fino a tutto agosto per i dipendenti la cui attività lavorativa venga sospesa o ridotta a causa della crisi da Coronavirus. Chi ha già beneficiato delle prime 9 settimane di Cassa consentite dal decreto Cura-Italia potrà allungare il ricorso all’ammortizzatore sociale per sole altre 5 settimane da qui al 31 agosto. E se non ci sarà lavoro, cosa si farà con i propri dipendenti se non si potrà nemmeno licenziare?

Nello Giannantonio

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